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mardi 19 novembre 2013

Italo Calvino, Le città invisibili, 1972

« L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio. » (Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)

Chercher et savoir reconnaître les êtres et les choses, qui tout en se trouvant au coeur de l'enfer, ne sont pourtant pas l'enfer, pour les faire durer, pour leur faire place.

Bach: Cantata BWV 54, "Widerstehe doch der Sünde" A Scholl

BWV 54 SCROLLING SCORE